Universo Massaggi è il luogo dove mi piace condividere esperienze, idee, spunti e riflessioni sul mondo dei massaggi e del benessere.
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giovedì 29 giugno 2017
Se vuoi avere, impara a dare!
Ho notato che molti massaggiatori fissano un appuntamento ogni ora: per tutti, ogni 60 minuti.
A mio parere, la terza o la quarta persona, entrerà almeno con 20 minuti di ritardo. Inoltre questo non permette di scambiare due chiacchiere con il cliente, prima e dopo il trattamento.
Una mia cliente mi ha riferito che la massaggiatrice che frequentava precedentemente, chiacchierava per tutta la durata del massaggio. In questo modo evitava di parlare dopo, e di perdere tempo. Personalmente non condivido affatto questo modo di fare. E’ giusto prendersi del tempo prima e dopo.
Io preferisco lasciare mezz’ora almeno tra un trattamento e l’altro; in questo modo ho la possibilità di essere tranquillo durante il massaggio e di prendermi cura del cliente prima e dopo.
Avrai sentito parlare di medici che visitano i loro pazienti come in una catena di montaggio, stile dott. Guido Tersilli ne "Il medico della mutua", interpretato da Alberto Sordi?
Ebbene, come massaggiatori o operatori del benessere, non dovremmo mai fare altrettanto; abbiamo il dovere di prenderci cura di ogni individuo. In questo modo saremo ricompensati e sceglieranno sempre noi.
Anche il saluto iniziale è importantissimo. Accogli sempre con un sorriso: aiuta molto a entrare in contatto con un cliente o con un potenziale. Se hai un muso che tocca terra e sei di pessimo umore, il cliente lo avvertirà. Devi esprimere sempre positività.
Tratta il cliente come se fosse la persona più importante del mondo; mostra che sei davvero felice che abbia scelto di affidarsi a te. Questo vale per il primo, il quinto e il centesimo massaggio. Una buona accoglienza dovrebbe essere la prassi.
Non dare mai per scontato il fatto di essere brillante, allegro e premuroso.
Se vuoi amore, impara a donare amore.
Se vuoi affetto, impara a donare affetto.
Se vuoi essere stimato, impara a rispettare.
La pensi come me?