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martedì 5 settembre 2017

Malattia psicosomatica: perché il malessere si trasmette al corpo



Voglio condividere un articolo che ho letto recentemente su un libro pubblicato nel 1954 (pensate un po'), che parla di malattie psicosomatiche. E' abbastanza lungo, per questo ho deciso di dividerlo in due parti. Propongo qui la prima; la seconda, sarà pubblicata la settimana prossima.


"Sapete che il 76% della popolazione è affetto da una stessa malattia? Gente di ogni età e di ogni condizione sociale. Partiamo col dire che non si tratta di una malattia vera e propria. 

Prima era chiamata psiconevrosi, oggi è nota col nome di malattia psicosomatica. E non è una malattia in cui il paziente si limita a credere di essere ammalato. Le sofferenze che ne derivano sono, spesso, tanto forti quanto quelle di una colica epatica.
La malattia psicosomatica non è provocata da un batterio, né da un virus, né da un nuovo tumore; bensì dalle circostanze della vita quotidiana.

Ma in che modo si sviluppa questa malattia? Per capirlo dobbiamo considerare che cosa sia il pensiero e che cosa sia l'emozione. Noi supponiamo, in genere, che il pensare sia qualcosa che avviene soltanto nel cervello, mentre questo è un concetto del tutto errato.
Il pensiero trascina tutto l'organismo in una serie di impulsi nervosi, collegati gli uni agli altri e con centro nel cervello. Questo è vero soprattutto quando il nostro pensiero è influenzato da un'emozione.

Uno stato emotivo che tutti conosciamo è l'ira. Non c'è bisogno di spiegazioni per capire quando uno è adirato. Il viso impallidisce o diventa rosso, gli occhi si spalancano, i muscoli si irrigidiscono, tanto da dare un tremito. E' lo stato della mente che si manifesta con un mutamento percettibile nel corpo.

Un altro stato emotivo è l'imbarazzo. Una persona che arrossisce, non ha certo una malattia della pelle. In questo caso l'imbarazzo causa una dilatazione dei vasi sanguigni del viso.
Un terzo esempio di emozione spiacevole è quello di chi vomita o sviene alla vista del sangue.

Ed ora, come cagionano una malattia tutte queste cose? In modo semplicissimo. La maggior parte dei nostri stati emotivi spiacevoli genera una tensione muscolare. Supponete che per tutto il giorno i vostri pensieri siano profondamente sgradevoli: i muscoli vi si contraggono. Chiudete la mano a pugno, senza serrarla fortemente: non vi fa male. Ma serratela con forza e a lungo: comincia a dolervi. La compressione causa dolore.

Uno dei primi punti a rivelare la tensione è il gruppo di muscoli della cervice. Un altro gruppo che entra in gioco molto presto è costituito dai muscoli dell'estremità superiore dell'esofago. Quando si contraggono, si sente un nodo in gola e riesce difficile inghiottire. 

Se si contraggono i muscoli della parte inferiore dell'esofago, la cosa è più grave. E' probabile che lo stomaco sia coinvolto. E, quando i muscoli dello stomaco cominciano a contrarsi, , si avverte una forte e sgradevole pressione. Quando si contraggono fortemente, c'è dolore. E il dolore è acuto quanto quello di una qualsiasi ulcera. 

Ho un amico che ha un negozio, che soffre di un dolore identico a quello causato da un'ulcera. Ha un bel po' di problemi: la moglie brontolona, una forte concorrenza nel commercio, un figlio scapestrato. I medici gli hanno assicurato che non si tratta di ulcera, e lui se n'è convinto quando ha iniziato a notare che il dolore scompare ogni volta che va a pescare, e ricompare non appena rientra a casa.

Lo stesso genere di spasmo muscolare può presentarsi in ogni parte del colon. Molti che si lamentano di dolori identici a quelli della cistifellea, non hanno alcun disturbo alla cistifellea. Sono degli scontenti ai quali si contrae la parte superiore del colon e, potete credermi, le loro sofferenze sono vere.

Se poi il dolore si manifesta più in basso nel colon, sembra proprio un'appendicite. E allora ci vuole un medico ben avveduto per non aprir loro la pancia.
Moltissimi di coloro che soffrono di mal di testa, ne soffrono perché qualche vaso sanguigno all'interno o all'esterno del cranio si contrae in modo così intenso, per l'eccitazione nervosa, da causare dolore. 

Due terzi di tutte le malattie della pelle è causato da vasi sanguigni che reagiscono all'ansietà, alla preoccupazione, al disgusto e così via. Ogni volta che certe persone si turbano o si irritano, o si stizziscono, il siero è addirittura spremuto attraverso le pareti dei vasi sanguigni, fino a raggiungere l'epidermide. Il tessuto se ne imbeve, il siero è spinto su, attraverso la superficie della pelle, che in quel punto diventa squamosa, crostosa e pruriginosa: si ha una neurodermatite. 

Molte persone affette da malattie psicosomatiche fanno una vita normale. Molte sono all'ospedale. Migliaia sono costrette a letto, da lunghi anni. Per evitare malattie psicosomatiche si deve apprendere il modo giusto di pensare. In ogni scuola si dovrebbe svolgere un corso chiamato: "Arte del vivere".

Dovrebbe insegnarci a rendere la nostra disposizione e i nostri pensieri il più possibile piacevoli e allegri. Sarebbe sciocco dirvi che potete essere sempre allegri e bonari. E' ovvio che è impossibile. Ma posso darvi alcuni suggerimenti che vi aiuteranno a pensare a voi nel modo giusto". 

Li vedremo nella seconda parte di questo articolo, la prossima settimana.