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Marketing del Massaggio

giovedì 3 dicembre 2015

Scendi dal piedistallo, Michela, o non lavorerai mai!



Qualche mese fa mi chiese una consulenza via Skype la titolare di un centro massaggi, Michela. Durante la conversazione telefonica mi ha detto che il suo centro era aperto da un anno e mezzo, ma non riusciva in alcun modo ad incrementare la clientela. Aveva solo pochi clienti che non le consentivano di poter andare avanti.
Non riusciva proprio a spiegarsi come mai lavorasse così poco, dato che aveva frequentato dei corsi con i migliori formatori che ci sono in Italia, aveva decine di diplomi, faceva un massaggio splendido e il suo centro era molto bello e ben curato.


Aggiunse che, secondo lei era addirittura più brava dei suoi insegnanti (quando l'allievo supera il maestro), che aveva ideato un massaggio con delle tecniche che aveva studiato personalmente e che addirittura aveva inventato delle manovre che sapeva fare solamente lei, nessuno era in grado di muovere le mani come lei.
Aggiunse che non aveva mai fatto pubblicità, perché non ci credeva, in quanto si sentiva talmente sicura di sé che sarebbero stati i clienti a farle pubblicità. Questa è la frase: "Ma quando un massaggiatore è talmente bravo, non è vero che se ne parla tanto bene in giro, che i clienti arrivano da soli?"

Dopo aver ascoltato per circa un quarto d'ora, la interrompo dicendole che probabilmente avevo già capito il problema. Le dissi che in tutto ciò che aveva detto non avevo mai sentito un accenno alle esigenze del cliente. Aveva solo elogiato se stessa: "Io sono la più brava, la più bella, la migliore massaggiatrice del mondo; le mie manovre sono straordinarie, le mie mani le più magiche del mondo".

Le ho consigliato, in modo forse anche un po' brusco, di scendere dal piedistallo, di smetterla di parlare solo di sé e di pensare prima di tutto al cliente. A nessuno interessa se sei la migliore al mondo, se poi non risolvi alcun problema.

Il massaggio non è per TE, ma per gli ALTRI

E bene ascoltare le esigenze del cliente e non esaltare solo se stessi. E' meglio un massaggio effettuato con una tecnica non perfetta, ma che dia un vantaggio ed un beneficio, che una serie di manovre sopraffine, che non servono a nulla. 

Dopo queste mie parole, risentita, ha salutato in fretta e ha chiuso la conversazione.

Non l'ho più sentita fino a ieri, quando con mio sommo stupore, mi arriva una sua mail, nella quale mi dice (cito testualmente): "Ciao Consalvo, scusa se sono sparita, ma delle volte sentirsi dire determinate cose, non è bello. Ma devo confessarti che, anche se ero risentita,  le tue parole mi hanno toccato, mi hanno fatto riflettere. Ho iniziato a cambiare il mio atteggiamento e adesso ascolto i miei clienti e non mi vanto più. Sono loro che apprezzano il mio massaggio, senza che io stia lì ad elogiarlo. Sto, piano piano aumentando la mia clientela e sono abbastanza soddisfatta. Ti RINGRAZIO e scusa per l'altra volta". 
Michela P.