Ho letto questo aforisma divertente su internet.
Ieri ho chiamato un mio amico ingegnere e gli ho
chiesto che cosa stesse facendo.
Ha detto: "Sto facendo un lavoro su trattamento acquatermico della porcellana, vetro e metallo, in un ambiente di tensione".
Ha detto: "Sto facendo un lavoro su trattamento acquatermico della porcellana, vetro e metallo, in un ambiente di tensione".
Mi ha colpito molto, ma non ho capito niente, quindi
gli ho chiesto di essere più specifico, e mi ha risposto: «Sto
lavando i piatti, sotto la supervisione di mia moglie».
Colgo l'occasione di questa vignetta per ribadire un concetto
che mi sta a cuore.
Molti massaggiatori e operatori del benessere, per
descrivere i propri servizi, si affidano a paroloni quasi incomprensibili, persino agli addetti ai lavori.
Si pensa che, usando parole tecniche e difficili da capire,
si mostri maggiore professionalità.
Invece accade l'esatto opposto.
Ogni volta che usiamo termini poco comprensibili, rischiamo di apparire saccenti e spocchiosi, e PERDIAMO il potenziale cliente.
Il segreto è esprimersi con un linguaggio chiaro e semplice. Solo in
questo modo saremo sicuri che la nostra comunicazione arrivi a tutti
coloro che la leggono. Rivolgiamoci ai potenziali clienti o ai clienti come se stessimo chiacchierando il migliore amico o con la nostra migliore amica.
E’ bene comunicare con frasi brevi ed un linguaggio
elementare, utilizzando parole adeguate e chiare.
Non parliamo "aziendalese", "politichese" o "medichese".
Un tono professionale, con una certa proprietà di linguaggio, è sicuramente piacevole, ma è bene evitare ogni esagerazione.
Il nostro messaggio deve essere trasmesso in maniera
ordinata e razionale: deve avere la qualità della chiarezza.