Mi spaventava tutto; non avevo mai avuto un mio centro e avevo paura di fallire, di sbagliare, di perdere tutto (e ci stavo vicino).
Parlo quotidianamente con molti di voi, e noto che tantissimi hanno paura di partire, di iniziare, di "tuffarsi" in questo fantastico mondo.
Diciamocelo, a volte la paura serve. Sei solo, di notte e stai camminando in una strada di campagna, buia, dove non passa nessuno, la paura serve a tenerti in allarme.
Se vuoi avere una proficua carriera nel mondo del benessere, invece, un'eccessiva paura può diventare un freno.
La paura argina e ostacola il successo. E, cosa ancora più grave, la paura genera altra paura: più ne hai, più aumenta. Probabilmente è questo il momento giusto per lanciarsi e rinunciare alle piccole cose che ti fanno sentire sicuro, a tuo agio e, in un certo senso, protetto.
Quando ne avverti una, dentro di te, prova a sostituire il termine "paura" con "meraviglioso". Accogli le nuove sfide come preziose opportunità, nuovi fantastici modi per crescere e dimostrare il tuo valore.
Se non corri qualche rischio, nella vita privata e professionale, non riuscirai mai a crescere e non ti metterai mai davvero alla prova. Se non cresci, sarai sempre bloccato, mentre vedrai che tutti gli altri andranno avanti.
La paura di sbagliare quasi sempre impedisce di agire, ma non dimenticare che gli errori sono indispensabili per la crescita e il successo. Quando commetterai i tuoi errori (nota bene, ho usato il termine "quando", non "se"), questi si aggiungeranno agli sbagli e ai fallimenti di una lunga schiera di autorità del mondo dei massaggi, degli affari, della scienza, della letteratura, dello sport, della musica.
Evitare i rischi non ti prepara al successo, perché una cautela eccessiva impedisce di crescere. Cerca di affrontare rischi e paure a testa alta e preparati a sbagliare, perché questo è esattamente il modo per emergere: migliori, più forti, più audaci. Dietro ogni paura si nasconde sempre un'opportunità.
In America c'è una frase molto significativa: "No pain, no gain", ovvero "Nessun dolore, nessun guadagno". Se ci rifletti, è così: non esiste sogno che non richieda un grande sforzo o un grande sacrificio.
Poniti questa domanda: "Nella vita voglio essere conosciuto per le cose che ho evitato, o per quelle che ho affrontato?"
