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mercoledì 10 giugno 2015
E' giusto parlare durante un massaggio?
Parlare è una delle principali forme di comunicazione. Durante una seduta di massaggio, gran parte della conversazione dovrebbe avvenire all'inizio del trattamento, quando il massaggiatore entra nella cabina massaggi.
Questo è il momento in cui si scambia qualche battuta, anche per stabilire l'obiettivo della seduta, per sapere se ci sono zone del corpo che il cliente preferisce si trattino più a lungo, per sapere come si è sentito dopo il massaggio precedente, se la pressione è stata quella giusta, ecc.
Come massaggiatore, ho sempre apprezzato tutte le domande che mi si fanno, prima del massaggio, anche se possono apparire sciocche: servono affinché il cliente possa avere ben chiaro il trattamento che sta per ricevere, in modo che possa rilassarsi di più.
Una volta passati questi primi minuti, è preferibile stare in silenzio: il massaggiatore si concentra meglio sul lavoro che sta per fare e riesce a "sintonizzare" i due corpi, e il cliente si gode appieno il massaggio.
Per alcune persone, parlare aiuta a rilassarsi. Molte persone, non riescono a stare zitte durante un massaggio, per molti è una valvola di sfogo: in genere ci si fida della persona che si ha di fronte (diversamente non si pagherebbe per ricevere un massaggio), e si racconta la propria vita, gli affetti, i problemi, il lavoro...
Qualcuno non si sente a proprio agio in silenzio. Un terapista intuitivo permette il flusso naturale della sessione e segue ciò che il cliente desidera: se vuol parlare, parlerà; se desidera stare in silenzio, lo capirà immediatamente.
Alcune volte, soprattutto se si massaggia un nuovo cliente, quando la si fa voltare sul lettino, si può chiedere se va tutto bene, se il massaggio è perfetto, al fine di ottenere il massimo beneficio dal trattamento.
Si potrebbe iniziare a chiacchierare perché non ci si sente abbastanza tranquilli. Il cliente è senza vestiti, su un lettino da massaggio e uno sconosciuto sta toccando il suo corpo. Alcune persone sono preoccupate per la loro forma, il loro peso, la loro pelle, i capelli, le cicatrici. Essi temono che possiamo giudicarli. Noi non siamo lì per questo.
Il massaggiatore deve essere un grande professionista. Abbiamo visto centinaia di persone sul nostro lettino. Noi non giudichiamo. Noi rispettiamo. Sappiamo che il cliente è vulnerabile. Abbiamo l'obbligo di svolgere sempre il nostro lavoro seriamente.
Ciò che abbiamo davanti, sul lettino, è una persona che è venuta da noi per un aiuto. A prescindere se è per puro relax o per eliminare un dolore. Ascolteremo la pelle, i muscoli, i tessuti, lo stress, le parole, ma non giudicheremo mai!