Pagine

Marketing del Massaggio

giovedì 22 novembre 2012

Impara la tecnica (di massaggio) e mettila da parte

Voglio parlarvi di linfodrenaggio. E' uno dei massaggi più richiesti e più importanti, secondo me, del settore benessere, soprattutto in quello denominato "day spa". La tecnica è stata messa a punto dal biologo danese Emil Vodder, intorno al 1930. E' un massaggio estremamente leggero, che serve per rimuovere tossine, liquido interstiziale e sostanze nocive dal corpo. La pressione del massaggio linfatico va da 20 a 40 millimetri di mercurio, unità di misura della pressione vascolare. Il massaggio si compone di leggerissime pressioni alternate a rilasciamenti.
Queste due manovre provocano un effetto pompa sulla linfa, ossia su quel liquido che costituisce la circolazione parallela a quella sanguigna e che contiene le tossine. Questo è ciò che avevo appreso nei vari corsi frequentati. I primi massaggi a me richiesti erano sempre linfodrenanti, per cui potevo subito mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti. Al termine dei massaggi, però, notavo che le clienti non erano molto soddisfatte del massaggio. Qualcuno non diceva nulla, ma me ne accorgevo io, qualcuna mi diceva che le sarebbe piaciuto un massaggio un po' più energico. Ovviamente spiegavo loro che il linfodrenaggio era quello, che un massaggio più energico non avrebbe avuto esito, anzi avrebbe potuto apportare dei danni (così mi avevano insegnato). 
Sono andato avanti in questo modo per diverso tempo, col risultato di aver perso numerose clienti, insoddisfatte del massaggio. Allora ho capito che dovevo far qualcosa. Ho iniziato a inserire delle manovre leggermente più energiche, più profonde; ho variato inoltre la modalità di approccio: son sempre lo stesso massaggio per tutte, ma per ognuna un massaggio diverso. 
Ho notato che iniziava a piacere; la cliente si sentiva "sgonfia", andava immediatamente in bagno e prenotava subito per la settimana successiva. Risultato? Grande soddisfazione da parte di entrambi. Col tempo, quindi, ho messo a punto una tecnica che adesso ho denominato "gambesane", con un mix di manovre studiate e testate, con l'aggiunta di nuove giorno dopo giorno. 
Questo preambolo mi è servito per affermare con certezza che, per qualsiasi tecnica insegnata, vale la frase "impara l'arte e mettila da parte". Bisogna studiare la tecnica, fanne propri i concetti fondamentali e poi aprire un mondo individuale e assolutamente personalizzato. Si adatta la pressione, le manovre, la velocità alla persona che si ha di fronte, si "rubano" manovre da altre tecniche. Insomma si regala un massaggio leggero o più energico, in base alle esigenze personali. Solo in questo modo si possono ottenere risultati convincenti e fare in modo che la cliente, non solo ritorni, ma ne parli bene anche con altre persone: il cosiddetto "passaparola", fondamentale per la riuscita di un centro massaggi, estetico o benessere.