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Marketing del Massaggio

martedì 20 novembre 2012

Pulizia del viso con massaggio: "Ma dove è finita l'operatrice?"

Mi hanno regalato una pulizia del viso. Premetto che, essendo nel settore benessere, ho fatto trattamenti di pulizia del viso, ma mai in un altro centro che non fosse quello dove lavoravo.
Il centro è polivalente, nel senso che al suo interno ci sono, oltre all'estetista, un salone di parrucchiere e numerosi lettini solari. Un bel centro, tranne la stanzetta dell'estetista, a mio parere un po' sacrificata.
Entro all'interno, mi accoglie una ragazza alla quale spiego che ho appuntamento per una pulizia del viso. Lei mi fa accomodare qualche minuto e dopo poco arriva l'addetta; ci presentiamo e mi accompagna nella cabina.
Mi fa accomodare su un lettino e mi dà un'occhiata al viso. E inizia subito con i suoi consigli: "Lei dovrebbe usare da subito delle creme viso con vitamine, dato che ci sono delle piccole rughe di espressione che potrebbe, altrimenti, peggiorare.
Ha anche bisogno di un latte detergente appropriato  e, sarebbe anche il caso do usare un ottimo tonico". Ho cercato, invano di farmi strada tra le sue parole, spiegando che in genere utilizzo già prodotti, ma che sono assolutamente propenso verso tutto ciò che è naturale, ma, di contro, la signora non mi ha fatto spiegare, continuando a dire che lei faceva il suo lavoro e che, da brava professionista doveva consigliare i clienti. Ha continuato ancora a darmi consigli dicendo che alla mia età (non sapeva affatto quanti anni avessi), c'erano rughe di espressione e il viso non era molto curato, eccetera eccetera. Questa è andato avanti per circa dieci minuti, sempre non riuscendo, io, a dire nemmeno una parola.
Ad un certo punto mi fa: "Mi scusi se glielo chiedo, ma lei quanti anni ha?". Al che le rispondo: "42". Inizia un po' a balbettare e ad essere meno sicura di sé. Pensava avessi di meno, quindi tutti i discorsi fatti in precedenza cadevano nel vuoto. E' normale, secondo me, a 42 anni, avere qualche ruga di espressione. Dopo qualche attimo di intorpidimento, si riprende e, per giustificare tutto il discorso fatto in precedenza, mi dice:" Ok, per avere 42 anni non ha affatto un viso rovinato, ma stia attento perché gli uomini hanno un cedimento improvviso, quindi è meglio se usa i prodotti da me consigliati in precedenza". A questo punto ho deciso di non spiegare che lavoro facessi e di andare avanti con il trattamento (che ancora non iniziava), per evitare inutili polemiche.
Inizia il trattamento: vaporizzazione viso per qualche minuto, poi una crema sul viso, e va via. Attendo qualche minuto, torna, pulisce la crema e prosegue con la pulizia vera e propria. Ancora un'altra crema sul viso e va via di nuovo; questa volta per circa cinque minuti o più. Torna, toglie via la crema e mi chiede": Lo facciamo il massaggio?". Rispondo di sì e parte con un massaggio viso non eccezionale, ma comunque discreto. Terminato il massaggio, sparisce di nuovo per circa diedi minuti.
A questo punto non sapevo se il trattamento era finito e dovevo alzarmi, o attendere il suo ritorno. Decido di aspettare. Torna e mi mette qualche altro prodotto sul viso. Nel frattempo, forse la titolare del salone le avrà detto chi fossi, cioè che avevo un centro benessere. Torna molto addolcita e mi dice che abbiamo terminato, anzi mi chiede un giudizio sincero sul trattamento e soprattutto sul massaggio (credo le avessero detto che faccio massaggi). Le dico che andato tutto ok (mentendo spudoratamente), saluto e vado via.
Qualche consiglio:
1) Ascoltate chi viene per la prima volta, chiedete qualche cosa prima di partire in quarta con la proposta di vendita dei prodotti.
2) Spiegate al/alla cliente il trattamento, lo svolgimento, la durata, le varie fasi.
3) Non abbandonate mai il/la cliente, o perlomeno avvertite che andate via per qualche minuto, magari giustificando che serve per un po' di relax.
4) Non mettete in evidenza eventuali difetti come rughe o quant'altro. Almeno la prima volta. Si potrebbe essere infastiditi.
5) Non "aggredite" immediatamente con la vendita di prodotti. Andare per gradi: consigliare, non imporre.
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