Dipingere
è un modo per ritrovare la fiducia in se stessi, ma anche un modo per stare
meglio con gli altri. L'arte può aiutare a liberare la mente dalle tensioni e a
vivere in modo più sereno. Già Freud aveva intuito che i lavori artistici
realizzati dai pazienti contribuiscono a conoscere meglio i meccanismi
dell'inconscio. Carl Gustav Jung incoraggiava la produzione di immagini e
simboli a scopo terapeutico.
L'arte-terapia
nasce ufficialmente negli anni 40: si racconta che un certo Adrian Hill,
artista inglese convalescente in un sanatorio, dipingesse per vincere la noia e
il suo stato di malessere psichico. Altri pazienti cominciarono ad imitarlo e
ottennero tutti grandi benefici sia per il corpo che per lo spirito.
Perché fa
bene.
L'obiettivo
è stimolare risorse e potenzialità che neppure sappiamo di possedere. Non solo.
Questa disciplina serve anche a controllare le emozioni e a trasmetterle agli
altri, grazie ad una serie di esercizi che favoriscono l'espressione dei
sentimenti: sia quelli positivi, che quelli negativi (ad esempio i disagi
interiori che non riusciamo a tirar fuori).
L'arteterapia va bene a tutte le età; non è altro che un lavoro su se
stessi con nessuna controindicazione. In particolare si rivolge alle persone
fragili, aiutandole a recuperare la fiducia in se stessi, è indicata per i
bambini che hanno difficoltà di inserimento. Va benissimo anche per gli anziani
che vivono male la solitudine. Per le persone stressate possono bastare anche
poche sedute di arteterapia, per imparare a sconfiggere l'ansia e affrontare i
momenti difficili con più serenità.
L'arteterapia aiuta comunque a cononoscere
meglio se stessi ed è ideale per chi pensa di non avere alcun problema, ma
vuole migliorare la propria personalità, imparando, magari, a sorridere di più.